Di versatilità, curiosità e di un visone blu

Quali sono i parametri che decretano la “bellezza” oggettiva di un capo? Oltre a materiale, vestibilità, taglio e bontà della fattura nella rosa dei primi 5 classifichiamo anche la versatilità.

Per versatilità intendiamo la capacità di un capo di adattarsi ai look più disparati, all’umore di un giorno che può indurre una donna a uscire di casa con tacco e tailleur, abitino e ballerine oppure jeans tagliato e anfibio da soldato.

Il capo di oggi è versatile per nascita: può acquisire titolo nobiliare se accostato a un vestito prezioso, palesarsi di bellezza semplice e quasi naturale se buttato sopra gonna larga dal piglio bucolico e velatamente surreale.

Non è un cappotto, né cappa, né giacchino, può fungere da capo unico a mo’ di maglione, mantella smanicata, accessorio a cui dare un ruolo, un perché, una motivazione.

È il risultato di una vecchia pelliccia di visone riportata a nuova vita, ha scollatura a barchetta ideale per risaltare le punte in libera uscita di una camicia o addirittura il collo usurato di una maglietta.

Ci diverte presentarla con una grande spilla gioiello adagiata sul petto, regale e quotidiana allo stesso tempo come solo i grandi modelli possono permettersi di essere.

È una creazione curiosa, che stimola gli accostamenti, suggerisce di osare, vi esorta a provare. Ed è blu. Come le idee migliori di un giorno, profonda più del mare, perché non sempre sa dove vuole andare eppure riesce a navigare attraversate di stile personale dal timbro eccezionale.

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