Le nostre clienti, prima di essere clienti, sono amiche. Di stile, di punti di vista, di taciti consensi, di due libri comprati uguali in una libreria del centro.
Sono energiche e di carattere, intraprendenti, dinamiche. Sono donne alla continua ricerca di ispirazione per vivere ogni giorno in un modo nuovo e in un mondo che cambia in fretta.
Si lasciano ispirare dalle pagine di un libro, un capoverso che segna la linea di demarcazione tra quello che erano e ciò che vogliono diventare: mai uguali a se stesse ma a partire da lì. Innovare senza azzerare ciò che sono state, mettendo l’esperienza come piedistallo per il nuovo che inizia da lì.
A ben pensare, le nostre clienti assomigliano alle nostre pellicce, che partono da capi di un’altra epoca, o a certi vecchi libri bellissimi, che abitano nelle librerie: sono alla ricerca di nuove interpretazioni per raccontare, in fondo, la stessa storia.
Spesso l’ispirazione per rifare una pelliccia ci è venuta leggendo un buon libro, uno di quelli che hanno come protagonista indiscussa una donna, e non importa che si tratti di letteratura di fine novecento.
Le giacche di questo post sono in kalgan colorato di più azzurri e vogliamo dedicarle alle nostre amiche che sono attente non solo alle tendenze di stagione, ma anche ai dettagli intramontabili, alle parole dette e a quelle accennate, alle frasi di un vecchio libro ritrovato sottolineate chissà quanti anni fa.
Cappotti fatti di un insieme preciso e di mille dettagli diversi. Con un taglio particolare e manica a tre quarti da dove potrebbe anche spuntare un guanto in pelle dalla sfumatura in netto contrasto.
Un guanto da sfilare abilmente e riporre in una tasca, per cominciare a sfogliare le pagine di un romanzo classico che ci piacerà ancora una volta e che, come queste giacche, avrà sempre una storia inedita da suggerire.